3 ricetta da Firenze. Gusto e tradizione toscana

Firenze ha un’importante tradizione gastronomica: chi non ha mai sentito parlare dalla mitica “fiorentina” di carne Chianina resa così buona da un’attenta frollatura. Non si possono trascurare le parti meno nobili come, per esempio, la trippa ed il lampredotto.

Fra le strade di Firenze si viene rapiti dal delizioso profumo del pane tostato col quale si prepara la fettunta, un antipasto povero di origine contadina.

Il pane è proprio uno degli ingredienti fondanti della cucina fiorentina. Con questo ingrediente si prepara la celebre pappa al pomodoro resa speciale dall’eccellente olio extra vergine d’oliva e dal sugo, dolce ed avvolgente.

Come fare ad assaggiare questi ed altri piatti? Indubbiamente prenotare una camera a Firenze è necessario.

Uno dei piatti più rappresentativi è la ribollita col cavolo toscano, un ingrediente pregiato che si trova esclusivamente durante la stagione fredda. La ribollita è una sorta di ricca zuppa vegetariana arricchita con pane raffermo.

Il breve viaggio fra le ricette di Firenze si conclude parlando di dolci come le frittelle di San Giuseppe, i biscotti della Quaresima e i cantuccini alle mandorle. Per esaltare tutti queste ricette abbiniamole ad un bicchiere di Vin Santo.

Il lampredotto: antico cibo da strada di Firenze

Il lampredotto è tipico della cucina antica di Firenze. Si tratta di una ricetta semplice che sfrutta le parti meno nobili degli animali macellati. Sin dai tempi più antichi il lampredotto ha rappresentato un cibo da strada poco costoso e nutriente perché si consuma all’interno di un panino.

Vediamo come preparare facilmente a casa il lampredotto fiorentino. A Firenze si cucina anche in zimino ossia con le bietole.

Il lampredotto è un piatto semplice, genuino e pratico. Si tratta dell’abomaso accuratamente nettato e poi bollito in un saporito brodo così che diventi tenero e gustoso.

1 chilo di lampredotto pulito

1 cipolla

1 costa di sedano

1 patata media

2 carote

1 manciata di prezzemolo

Sale

4 panini toscani

Pepe

Laviamo il sedano, grattiamo le carote, sbucciamo la patata e tagliamo a pezzettini. Sbucciamo la cipolla e dividiamola in quattro. Mettiamo tutto in una pentola capiente, compresi i gambi di prezzemolo, ed aggiungiamo circa un litro d’acqua. Facciamo bollire ed aggiungiamo il lampredotto. Copriamo, abbassiamo il gas e lasciamo cuocere per circa due ore. Verifichiamo che sia tenere e ben cotto poi dividiamo a metà i panini e bagniamo entrambi i lati, dalla parte della mollica, con il brodo di cottura. Affettiamo il lampredotto a strisce e farciamo i panini. Condiamo con una spolverata di pepe e un pizzico di sale.

La fettunta: antipasto di Firenze

La fettunta è un antipasto tradizionale di Firenze. Si tratta di un’antica ricetta contadina per riutilizzare il pane raffermo. La fettunta è una bruschetta precedentemente tostata e poi aromatizzata con poco aglio e tanto eccellente olio extra vergine d’oliva della Toscana. Della fettunta esistono numerose versioni che prevedono l’utilizzo di fagioli, fegatini o cavolo nero, un prodotto locale tipico della stagione fredda.

Passiamo alla ricetta classica della fetunta.

Ingredienti:

4 fette di pane toscano raffermo

Olio extra vergine d’oliva toscano

1 spicchio d’aglio

sale

Scaldiamo una piastra e tostiamo il pane, lasciandolo leggermente abbrustolire. Nel frattempo sbucciamo l’aglio. Sistemiamo le fette su un vassoio e strofiniamole leggermente con lo spicchio d’aglio. Condiamo con abbondante olio e saliamo. Serviamo subito.

Baccalà alla fiorentina

Il baccalà alla fiorentina è un piatto antico preparato durante tutto l’anno e, in particolare, il giorno della vigilia di Natale quando si mangia di magro. Le origini di questo secondo sono piuttosto remote e risalgono al medioevo. Grazie alla presenza del sale il baccalà era fra i pochi pesci disponibili nei centri lontani dal mare. A Firenze il baccalà arrivava da Livorno un tragitto che in passato era piuttosto lungo.

La ricetta del baccalà alla fiorentina, proposto anche dal celebre Pellegrino Artusi, prevede che il pesce venga prima fritto e poi condito con una densa e profumata salsa di pomodoro.

Vediamo come preparare il baccalà alla fiorentina.

Ingredienti:

500 grammi di baccalà

Farina

Olio extra vergine d’oliva

Pepe

1 spicchio d’aglio

200 grammi di pelati o pomodori freschi

Il baccalà prima di essere consumato deve essere dissalato. La procedura prevede che venga tenuto nell’acqua fresca e cambiato di frequente per circa tre giorni. In commercio si trova anche già ammollato.

Affettiamo la cipolla e l’aglio e mettiamo tutto in una padella a bordi alti con qualche cucchiaio d’olio. Lasciamo soffriggere a fiamma bassa ed uniamo i pelati precedentemente schiacciati con una forchetta. Saliamo appena, mescoliamo e cuociamo col coperchio per circa 15 minuti.

Lasciamo sgocciolare il baccalà e tagliamolo a pezzettini; mettiamo la farina in un vassoio ed infariniamo i singoli pezzi, assicurandoci che siano ben panati. In una ampia padella mettiamo abbondante olio e appena si scalda adagiamo il pesce, dopo aver scosso l’eccesso di farina. Quando il baccalà è dorato rigiriamolo delicatamente e dopo qualche minuto scoliamo e passiamo sulla carta assorbente. Mettiamo il pesce all’interno della padella col sugo e lasciamo insaporire, scuotendo delicatamente.

Spegniamo condiamo col pepe e serviamo.

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